Brevi riflessioni su matrimonio, separazione e divorzio

Andrea Salustri • 22 luglio 2025

Il matrimonio oggi oscilla tra individualismo e responsabilità condivisa, ma nelle separazioni emergono forti disparità, soprattutto a danno dei padri. È urgente un ripensamento dei meccanismi giuridici, nel rispetto della parità e del superiore interesse dei figli.

Il matrimonio è una delle istituzioni fondamentali del diritto privato, ed incide profondamente sul benessere individuale (Kos, 2020). Le riforme dell’ultimo cinquantennio ne hanno attenuato il tradizionale carattere personalistico e pubblicistico in favore di un orientamento alla tutela dei diritti e degli interessi individuali. D’altra parte, la componente “personale” (De Bertolis, 2024) del matrimonio si ritrova nella perdita di rilevanza dell’elemento biologico nella determinazione dello stato di figlio, ora

subordinato all’interesse del minore alla stabilità del legame con chi se ne prende cura (Sesta, 2021). Il diritto alla bigenitorialità è espressione di tale interesse, laddove prevede che il figlio mantenga relazioni equilibrate con entrambi i genitori e i rispettivi familiari, a prescindere dall’eventuale convivenza tra chi esercita le funzioni genitoriali.


La procreazione e la cura dei figli sono obiettivi centrali dell’unione matrimoniale, ma non ne esauriscono lo scopo. In virtù del voto nuziale — che impegna i coniugi a sostenersi “in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia” — il matrimonio può essere interpretato come un contratto

assicurativo, che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe rafforzare la fiducia reciproca tra i coniugi e incentivare un investimento (affettivo, sociale, economico…) nella relazione coniugale.

Tuttavia, l’impegno alla durata della relazione matrimoniale viene sempre più spesso disatteso e uno o entrambi i coniugi cercano di porre fine all’accordo (Kos, 2020). Agli aspetti “di scuola” dell’analisi delle conseguenze economiche e sociali delle separazioni e dei

divorzi (Camera dei Deputati, 2004) si aggiunga il fatto che, in molti casi, aspettative legittime — siano esse economiche o affettive — risultano frustrate, e i diritti delle parti coinvolte nella relazione coniugale vengono ridefiniti a vantaggio di chi esercita un maggior potere (Infante, 2023). Un aspetto rilevante nelle separazioni riguarda l’affidamento dei figli, ove presenti.


A livello internazionale il legame madre-figlio viene percepito come intrinsecamente più forte di quello padre-figlio, di conseguenza, nelle

procedure di separazione e divorzio, è più probabile che l’affidamento venga concesso alla madre. In tal modo, il padre non solo perde il legame matrimoniale, ma viene spesso privato anche del rapporto quotidiano con i figli (Infante, 2024). Inoltre, il padre separato può perdere l’abitazione, anche se di proprietà, quando essa viene assegnata al genitore collocatario in nome del “superiore interesse del minore”. Anche nei casi in cui non sia

previsto un assegno di mantenimento a favore dell’ex coniuge o dei figli, il padre separato può trovarsi, dunque, in una condizione di deprivazione economica (ibidem). Infine, dal punto di vista psicologico, i padri separati che manifestano il proprio malessere spesso incontrano stigmatizzazione, derisione o rifiuto, subendo un ulteriore trauma. A fronte di tali considerazioni, non sorprende l’elevato numero di suicidi maschili correlati al disagio psicosociale prodotto dalla disgregazione familiare e dalla contesa genitoriale. Il risultato è l’emersione di una nuova categoria di soggetti vulnerabili e socialmente invisibili (ibidem).


È dunque necessario riconsiderare in chiave critica istituti giuridici della separazione e del divorzio, in una prospettiva meno incentrata sull’individuo e sul conflitto, che è d’altra parte inestricabilmente

legato alla fattispecie trattata, e maggiormente personalistica. La regola da far valere è quella della parità tra i coniugi, da declinare lungo due assi: quello dell’uguaglianza formale e sostanziale tra le parti in causa, e quello del bene prevalente della prole, che non può essere reificata o strumentalizzata nella contesa genitoriale, data l’uguale responsabilità dei coniugi verso di essa.


di Andrea Salustri, Sapienza Università di Roma


Riferimenti bibliografici

Camera dei Deputati, 2004, XIV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA

DEL 25 OTTOBRE 2004. Atti d’indirizzo: mozione 1-00400, Mazzuca, Poggiolini, Boato.

De Bertolis, O., 2024. Il cristianesimo e la civiltà giuridica europea. In De Bertolis, O., L’esperienza

giuridica tra fede e morale, Civiltà Cattolica, Roma.

Infante, A., 2024. Cosa salverà gli uomini dal suicidio? – Parte IX, https://www.istitutobeck.com/beck-

news/suicidio-6.

Infante, A., 2023. Cosa salverà gli uomini dal suicidio? – Parte III, https://www.istitutobeck.com/beck-

news/cosa-salvera-gli-uomini-dal-suicidio.

Kos, E., 2020. The Law and Economics of Marriage. Revija za ekonomske in poslovne vede, 7(2), pp.75-89.

Sesta., M., 2021. Mezzo secolo di riforme (1970-2020). Famiglia e Diritto, 1, pp.17-22.


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