COMUNICATO STAMPA - STOP DEFINITIVO AL DDL PILLON

Webmaster • 17 settembre 2019

E' ORA DI LASCIARE L'OSCURANTISMO PATRIARCALE ALLE SPALLE PER CREARE NUOVI E SANI EQUILIBRI.

Benissimo lo stop al ddl Pillon e al testo unico, non verranno più discussi.
La notizia è stata data ufficialmente dalla ministra della Famiglia, Elena Bonetti. Accolto con soddisfazione il tweet in cui dichiara di "lasciare il ddl Pillon nel cassetto". 
"E' una liberazione, finalmente possiamo concederci un sospiro di sollievo il pericolo è scampato" dichiara Jakub Stanislaw Golebiewski, Presidente dell'associazione Padri in Movimento e da sempre contrario al testo di legge proposto dal senatore leghista. 
"Eravamo certi che una ministra del calibro di Elena Bonetti, donna vicina ai reali valori della famiglia si sarebbe impegnata per far pulizia il prima possibile, allontanando il pericolo di poter tornare indietro sui diritti - afferma Golebiewski - di chi voleva mettere al centro l'interesse di pochi trascurando quello dei deboli, donne e bambini. La pericolosità dell'ideologia mascolinista associata al ddl Pillon si è già toccata con mano tramite la stampa, la televisione e i social che, attraverso una ventata di odio hanno cercato di marginalizzare donne e uomini, padri e madri a dei schemi funzionali superati, ostacolando lo sviluppo e la crescita sociale così come avviene negli altri paesi europei ed oltreoceano". Secondo il presidente di PiM - "la convergenza di intenti tra uomini e donne nell'ambito di una sana ed onesta condivisione delle funzioni e dei ruoli genitoriali potrà finalmente permetterci  un passo in avanti. Noi di PiM - Padri in Movimento chiediamo la collaborazione delle donne, delle madri per giungere ad un unico obiettivo, quello di salvaguardare la sana crescita dei figli nel rispetto delle responsabilità  e della sostenibilità degli impegni genitoriali. Mi auspico vivamente che la ministra si faccia carico di sviluppare politiche efficaci per la famiglia, è necessario un welfare efficiente che sostenga tantissimi papà e mamme abbandonati dalle Istituzioni e che oggi, grazie anche a decisioni inique della Magistratura, alimentano una conflittualità che troppo spesso devia in violenza familiare. Faccio i miei complimenti ed un sincero augurio di buon lavoro alla ministra chiedendole di guardare la famiglia con il cuore e con gli occhi di un bambino, potrebbe essere, forse, la giusta prospettiva per tutelarli".

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